Arabia Saudita: in manette l'avvocatessa impegnata per i diritti delle donne

Suad Al Shammary, 48 anni, incarcerata a Geda venerdì scorso per alcuni commenti su Twitter definiti offensivi per l’Islam

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È ancora una donna a finire vittima delle leggi dell’Islam: si tratta di una nota avvocatessa dell’Arabia Saudita, Suad Al Shammary, 48 anni, incarcerata venerdì 31 ottobre per “offesa all’islam”. Attivista impegnata da anni per i diritti delle donne, la legale – riferisce il Corriere della Sera – avrebbe pubblicato su Twitter la foto di un saudita che bacia la mano di un imam, postando sotto il commento: “Guardate con quale arroganza si pavoneggia!”.

Già nel mirino per le continue esortazioni ai suoi followers a ribellarsi a “una società maschile”. Al Shammary è finita quindi nel carcere di Gedda, non prima, però, di presentare un ricorso contro l’arresto di due ragazze saudite che avevano guidato l’automobile sfidando il divieto imposto nel regno.

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ZENIT Staff

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