Appuntamento della Roma pro-life

Celebrato il primo anno di attività del Centro di Aiuto alla Vita Roma Palatino

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di Giuseppe Brienza

ROMA, domenica, 4 dicembre 2011 (ZENIT.org).- Inaugurato giusto un anno fa (cfr Roma diventa ancora più pro-life. Nasce un nuovo Centro di Aiuto alla Vita, “Cav Palatino”, 3 dicembre 2010), il terzo CAV della Capitale, ha dato appuntamento ieri, 3 dicembre, a simpatizzanti ed amici nella sua sede di Piazza Santa Anastasia 1, per festeggiare il suo primo anno di attività.

Come gli oltre 300 Centri di Aiuto alla Vita attualmente esistenti in Italia anche il Cav “Roma Palatino”, federato con il Movimento per la Vita, ha l’obiettivo specifico della prevenzione dell’aborto volontario e dell’aiuto, morale e materiale, alle mamme in difficoltà. La struttura opera come associazione apolitica ed aconfessionale (cioè non dipendente giuridicamente né finanziariamente da chiese od organizzazioni ecclesiastiche), anche se si ispira ai principi dell’etica naturale e cristiana ed ai valori di solidarietà ed umanità insiti nella nostra Tradizione culturale. Il Centro è aperto il martedì dalle 10 alle 12 ed il giovedì dalle 16 alle 18 ma, per appuntamenti personalizzati, si può chiamare ai numeri 347/5533452 e 06/6990763, sempre attivi.

In questi primi 12 mesi il “Roma Palatino” ha accolto ed aiutato circa 50 donne e famiglie che sono arrivate, per le vie più varie (soprattutto attraverso il sito http://www.cavromapalatino.it), alla sua piccola ma accogliente sede, che si trova accanto alla Basilica di Sant’Anastasia, nel centro di Roma. Si tratta di un grande successo per il “Popolo della vita” romano, che ha comunque davanti a sé moltissimo lavoro dal momento in cui, stando ad una recente statistica, nel Lazio ogni giorno 37 donne abortiscono e, fra queste, vi è una ragazzina tra i 15 e i 17 anni.

Abbiamo fatto un resoconto di questo primo anno di attività con la Presidente del CAV Palatino, la sig.ra Anna Spurio Consoli. Ci ha innanzitutto parlato con una punta di orgoglio dello spirito di sacrificio, tenacia, fedeltà e altruismo dimostrati finora dai volontari al servizio nel Centro che, in questo primo anno, hanno saputo dedicare moltissimo del loro tempo e delle loro forze a favore di questo progetto per la difesa della vita umana innocente. Nonostante i pochi mezzi, i volontari sono riusciti ad offrire il calore dell’accoglienza, un consiglio, un aiuto materiale e, soprattutto, la carità dell’ascolto alle madri ed alle famiglie in difficoltà, ben sapendo che è proprio la solitudine il fattore che per primo spinge a percepire la vita portata in grembo come una difficoltà insormontabile e, pertanto, da eliminare.

Il lavoro appassionato dei volontari va encomiato anche alla luce del fatto che, il Centro, sia statutariamente una associazione che non persegue fini di lucro. Ciò, naturalmente, anche nel senso che tutte le prestazioni degli aderenti e le cariche sociali sono gratuite! La Sig.ra Spurio Consoli, che ha molti anni alle spalle di esperienza nel volontariato delle “case-famiglia”, confida che, già dal maggio prossimo, potranno arrivare con il “5 per mille” (il Cav Palatino è diventato, infatti, da alcuni mesi Onlus regionale a tutti gli effetti), quegli aiuti materiali necessari a portare avanti e sviluppare questa difficile “missione” a favore della vita e della famiglia, finora condotta con grande successo (nessuna mamma è tornata al Centro dicendo di essersi pentita di aver “scelto” per la vita!). In particolare, a garantire a quante, sempre più, si rivolgono e rivolgeranno al CAV tutte quelle visite mediche appropriate a preservare la salute dei loro bambini e quelle analisi cliniche che si è finora cercato di far fare nei centri più professionalmente attrezzati e sensibili dal punto di vista umano ed etico. Tutto ciò per dare fiducia e sostenere, “sinfonicamente” (cioè tanto dal punto di vista affettivo-psicologico quanto da quello fisico), le donne nelle piccole e grandi necessità che attraversano durante la gravidanza ed il parto. Questa “culla” materiale è fondamentale per far sì che nell’animo della mamma, che magari non smette di attraversare anche dopo il parto momenti molto difficili, si crei uno spazio altrettanto accogliente, una “culla” pronta ad aprirsi con gioia e serenità al dono della vita.

Un pensiero speciale la Presidente lo invia a tutte quelle donne che si sono rivolte in questo anno al Centro dopo aver abortito, anche molti anni addietro. Donne che si sono sentite sole e abbandonate, “costrette” a scegliere la strada più dura, che però ha lasciato loro una ferita profonda ed un senso di colpa che non riescono a lenire e che, magari dopo tantissimo tempo, sentono riaffiorare. Il Cav propone loro di fare un percorso psicologico e spirituale per colmare quel vuoto.

Tra le varie iniziative intraprese quest’anno dal Cav Palatino, che rappresenta la fonte principale da cui la maggior parte degli operatori trova la forza per “lavorare” e sacrificarsi, vi è la Preghiera per la vita, ideata e sostenuta dal Rettore della Basilica di S. Anastasia, don Alberto Pacini. Si celebra il primo sabato di ogni mese e costituisce un grande sostegno spirituale anche per le donne che soffrono della sindrome del post-aborto. Durante il Rosario sono invitate a pregare davanti all’icona di “Maria Madre della Vita” sia le madri che hanno abortito e vogliono guarire da quest’immensa ferita, sia chi soffre per aver perso un figlio in gravidanza e sia chi è in attesa, chi vuole chiedere il dono dei figli o chi vuole ringraziare per averlo ricevuto. Un ultimo progetto, presentato ieri al “compleanno” del Cav, è il magazine “Hand of hope” nel cui “numero 0” sono presenti, oltre a dati sul primo anno di attività del Centro, (per riceverlo gratuitamente scrivere a cavpalatino@libero.it).

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ZENIT Staff

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