Approvato dalla CEI il nuovo statuto del “Rinnovamento nello Spirito”

Di Mirko Testa

ROMA, venerdì, 2 febbraio 2007 (ZENIT.org).- Giovedì 25 gennaio, giorno in cui la Chiesa celebra la Conversione di San Paolo Apostolo, il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha approvato il nuovo Statuto del “Rinnovamento nello Spirito” (RnS).

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La notizia è stata ufficialmente comunicata dal Segretario generale della CEI, monsignor Giuseppe Betori, nel corso della Conferenza Stampa di presentazione del comunicato finale del Consiglio Permanente tenutasi a Roma martedì 30 gennaio.

Interpellato da ZENIT, Salvatore Martinez, Coordinatore nazionale del RnS, ha commentato: “Giunge, così, a conclusione – e riceve formale consacrazione – un processo di revisione dello Statuto avviato dal Consiglio Nazionale del RnS nell’anno 2003”.

Si è trattato di un’autentica e condivisa rilettura dell’esperienza del RnS, così come è andata maturando a partire dal 1991. Infatti, l’articolazione statutaria fin qui vigente nello Statuto “fotografava”, di fatto – sia nella sostanza, sia nell’impianto degli organi di servizio pastorale – il periodo temporale che andava dal 1977 al 1990.

“Pertanto – ha precisato Martinez – il nuovo Statuto contiene modifiche e di integrazioni volte a migliorare ed ulteriormente specificare il cammino spirituale, ecclesiale e sociale degli aderenti all’Associazione RnS e di questi in seno ai Gruppi e alle Comunità che compongono ed esplicitano la vita del nostro Movimento”.

Il Coordinatore nazionale del RnS, ha constatato come la sostenuta e costante crescita numerica avvenuta in questi ultimi quindici anni di vita associativa, il progressivo ed esigente inserimento nella vita delle nostre Chiese locali, l’assunzione di un progetto formativo unitario di ampio respiro programmatico, l’accresciuta sensibilità nel campo della “evangelizzazione del sociale” (famiglia e giovani in testa) “hanno ulteriormente sollecitato la volontà di rendere attuale e comprensibile, ad intra e ad extra, la vita e le opere di fede del Rinnovamento nello Spirito”.

Dopo aver ringraziato per l’attento discernimento dei Vescovi, il continuo e proficuo dialogo tra la CEI e la Commissione giuridica del RnS, Martinez ha voluto richiamare le materie principali che sono state oggetto di modifiche e di approfondimento:

1) Sulla natura e sulle finalità. È stato riaffermato in modo più chiaro che l’adesione al Rinnovamento è fondata sulla scelta di intraprendere un cammino di fede e non una generica “esperienza spirituale”. Tale cammino si esprime attraverso la preghiera, la vita comunitaria sacramentale e carismatica, la formazione permanente, la fraternità e il sostegno fraterno. Attraverso queste comuni modalità di vivere l’esperienza del Rinnovamento si intende favorire la crescita di tutti gli aderenti verso una maggiore maturità umana e spirituale.

2) L’appartenenza. È stata chiarita e precisata in modo più esatto ed incisivo, alla luce di quanto espresso “sulla natura e sulle finalità”.

3) “Comunità del RnS” . Le diverse modalità con le quali tale “appartenenza” si specifica trovano maggiore risalto nell’introduzione della fattispecie “Comunità del RnS” , una voce non contemplata nel precedente Statuto e talvolta, in passato, foriera di incomprensioni ed equivoci.

4) Il livello locale “diocesano” . La necessità di inserire questo livello, statutariamente, rappresentava un passaggio indispensabile per un autentico radicamento ecclesiale dei circa 1900 Gruppi e Comunità, scelta accompagnata dalla specificazione degli Organi di servizio e delle relative competenze. Una scelta, questa, da tempo gradita e sollecitata dai Vescovi.

5) Discernimento e corresponsabilità “allargate” . Lo Statuto presenta un ampliamento della prassi del discernimento comunitario e della corresponsabilità, attraverso un organico ripensamento del livello Nazionale: 1) Allargamento del Consiglio Nazionale (CN) a tutti gli ambiti specifici della vita del Movimento, su base carismatica e ministeriale e non solo di “rappresentanza”: sino ad oggi il CN era determinato dalla somma dei Coordinatori regionali e del Comitato Nazionale di Servizio. 2) Creazione dell’Assemblea Nazionale, data dalla somma dei Coordinatori diocesani.

6) Il Comitato Nazionale di Servizio (CNS). Nuova specificazione e ridistribuzione delle competenze caratterizzano la vita del principale Organo di servizio del RnS. Ai diversi membri del CNS sono ora attribuite specifiche funzioni afferenti alle diverse esigenze della vita del RnS. Sono state meglio definite, in merito, gli ambiti di responsabilità propri delle figure “esponenziali” in seno al Movimento; ciò al fine di evitare che il carico di spettanze potesse ricadere soltanto sulla massima figura di rappresentanza e governo della associazione. Pertanto, in luogo del “solo” Coordinatore nazionale, si avranno ora tre figure, che assorbono il carico di lavoro venutosi a creare, nel tempo, in capo ad una sola persona: il Presidente nazionale, il Coordinatore nazionale, il Direttore nazionale.

In conclusione, il Coordinatore nazionale del RnS ha sottolineato che “l’approvazione del nuovo Statuto è giunta nel giorno della Conversione di San Paolo Apostolo. E così, nel segno del grande carismatico Paolo, il nostro movimento carismatico ha ricevuto da “Pietro” – cioè dall’Istituzione, rappresentata dal Collegio dei Vescovi stretti intorno al Papa – un nuovo impulso testimoniale e missionario”.

Martinez ha concluso elevando lodi al Signore per gli innumerevoli doni: “Un nuovo statuto, per una nuova dimensione carismatica e missionaria nella Chiesa. Un nuovo statuto, per un nuovo amore nella Chiesa e per il RnS”.

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ZENIT Staff

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