Apppello della Rete internazionale delle religiose contro il traffico di persone

Ai clienti e sfruttatori, “diciamo di porre fine alla compera di esseri umani”

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ROMA, mercoledì, 31 ottobre 2007 (ZENIT.org).- Dal 15 al 20 ottobre scorso si è svolto a Roma, nella sede delle Suore di Maria SS Bambina, un Seminario internazionale a cui hanno partecipato 33 religiose di 25 congregazioni che operano da tempo nel campo del traffico di esseri umani in 26 Paesi.

Questo primo Seminario di formazione sul tema “Costruire una rete: il ruolo profetico delle religiose nella lotta contro la tratta delle persone” è stato sponsorizzato dall’Unione Italiana delle Superiori Maggiori (USMI) e dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America presso la Santa Sede, e cade nel 200.mo anniversario dall’abolizione della schiavitù.

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DICHIARAZIONE PUBBLICA
Emessa dalla
RETE INTERNAZIONALE DELLE RELIGIOSE
CONTRO IL TRAFFICO DI PERSONE
(INRATIP)

Istituto Suore di Maria SS Bambina, Roma, 19 Ottobre 2007

Introduzione

Religiose cattoliche provenienti da 26 Paesi e da tutti i contenenti si sono riunite a Roma per la prima conferenza internazionale sul traffico di esseri umani. Le statistiche indicano che nel mondo ci sono 800 congregazioni con oltre 1 milione di Religiose cattoliche nel mondo. Le delegate alla conferenza s’impegnano ad usare le loro risorse personali ed il loro impegno storico per quanti vivono in situazioni di povertà ed estirpare il traffico di esseri umani specie sfruttamento sessuale – una moderna forma di schiavitù. Segue la loro dichiarazione indirizzata a tutto il mondo.

Definizione

Traffico di esseri umani significa reclutamento, trasporto, trasferimento, accoglienza o accettazione di persone attraverso l’uso di inganno, forza, coercizione, frode, menzogna o abuso di potere a pagamento per ottenere il consenso del controllo su una persona per motivo di sfruttamento. Il traffico di minori richiede soltanto il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’accoglienza o l’accettazione di un minore a scopo di sfruttamento. Sfruttamento tra le altre cose significa: sfruttamento sessuale, servizi domestici, lavoro forzato o rimozione di organi (Protocollo di Palermo 2002).

Alle vittime

A voi, vittime della tratta, specialmente donne e bambini – vi siamo vicini non vi lasciamo soli. Lotteremo con voi per liberarvi dalla vostra schiavitù. Resteremo in solidarietà con voi affrontando i trafficanti. Noi sfidiamo i sistemi ingiusti e coloro che vi sfruttano. Non disperate.

Ai trafficanti

Noi, religiose da tutto il mondo, diciamo a voi trafficanti: Ponete fine allo sfruttamento! Pensate ai bambini, alle donne e agli uomini che state distruggendo con la vostra violenza fisica e psicologica. Violando i loro fondamentali diritti umani voi danneggiate, negate e distruggete la loro identità, il loro nome e la loro condizione. Condanniamo simili atti come pure i mezzi subdoli che usate per sfruttarli.

Ai clienti e sfruttatori

Diciamo a voi, che sfruttate le donne, i bambini e gli uomini per commerci sessuali o lavoro forzato, di porre fine alla compera di esseri umani, perché senza la vostra richiesta il male del traffico di esseri umani non esisterebbe. Vi chiediamo di considerare che le donne, i bambini e gli uomini hanno gli stessi, uguali diritti e la stessa dignità e che con la vostra richiesta causate danni irreparabili, perdendo la vostra stessa dignità.

Al governo

Riconosciamo che molti governi hanno leggi contro il traffico e chiediamo una maggiore applicazione di tali leggi. Facciamo appello ai governi di tutto il mondo di tener presente le istanze delle disuguaglianze economiche, della povertà e della corruzione che conduce alla distruzione di tante vite. La tortura fisica, affettiva, spirituale e psicologica di milioni di persone, nascoste sulle strade, nei ghetti, hotels e case di tolleranza in tutto il mondo, significa attività criminale. Ci appelliamo ai governi perché creino ed emanino un piano d’azione e di leggi rigorose per criminalizzare gli sfruttatori. Un buon governo esige che i trafficanti non approfittino dell’altrui vulnerabilità.

A tutte le autorità religiose

Appezziamo tutte le autorità religiose che ci hanno sostenuto nella lotta contro il traffico di persone. Facciamo appello alle autorità religiose perché si impegnino ad escludere pratiche religiose e costumi discriminatori contro donne e ragazze e che contribuiscono all’attitudine della disuguaglianza di genere, sostenendo la crescita del traffico umano nel nostro mondo d’oggi.

Esortiamo tutte le autorità religiose a denunciare l’ingiustizia e la violenza contro le donne, i minori e gli uomini che sono sfruttati sessualmente o per la vendita di organi. Noi vi incoraggiamo ad usare ininterrottamente la vostra responsabilità pastorale per difendere e promuovere la dignità umana delle persone sfruttate da queste forme di schiavitù.

Agli uomini di buona volontà

Sollecitiamo tutti gli uomini e donne di buona volontà ad aprire il loro cuore alle vittime e ad agire per sradicare le cause del traffico umano – povertà, disuguaglianza di genere, discriminazione, avarizia e corruzione. Ogni minimo atto compiuto per restituire la dignità ad una persona, accresce la propria dignità. La nostra speranza si posa su una visione dell’umanità che onora il principio che nessuna donna, bambino o uomo è un oggetto di vendita. Confidando nell’amore di Dio, v’invitiamo ad unirvi alla nostra preghiera e alla nostra azione per estirpare questo male sociale e morale.

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ZENIT Staff

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