Appello di Carlo Casini ad Amnesty International in difesa del diritto alla vita

Petizione al Meeting di Rimini

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RIMINI, giovedì, 23 agosto 2007 (ZENIT.org).- L’Europarlamentare e giurista Carlo Casini, Presidente del Movimento per la Vita (MpV), ha lanciato un appello ad Amnesty International in difesa del diritto alla vita.

Nell’appello per il quale, da mercoledì 22 agosto, si stanno raccogliendo firme al Meeting di Rimini, Casini spiega che “il lungo silenzio di Amnesty International sul diritto alla vita dei bambini non ancora nati costituisce una palese contraddizione con il dichiarato programma di difendere i diritti umani in tutto il mondo e in ogni situazione”.

“Il diritto alla vita – precisa Casini – è, infatti, il fondamento di ogni altro diritto e attualmente gli attentati contro la vita umana nella fase più giovane dell’esistenza hanno raggiunto un’estensione enorme sviluppandosi in forme nuove”.

Il fondatore del MpV afferma che “purtroppo, non si è ancora udita la voce di Amnesty a difesa delle vittime più deboli, povere, numerose” e “tanto più doloroso appare oggi l’annunciato proposito di Amnesty di riconoscere l’aborto come diritto umano, sia pure limitatamente a casi estremi”.

“Da una organizzazione come Amnesty – continua l’appello – ci saremmo attesi, accanto ad una solenne proclamazione del diritto alla vita fin dal concepimento di fronte alla legalizzazione dell’aborto in molti Paesi, almeno un’azione rivolta a favorire l’educazione al rispetto della vita umana già concepita ed a costruire reti di solidarietà intorno alle madri con gravidanze difficili per garantire insieme a loro la nascita del figlio”.

Casini rileva preoccupato che “ci troviamo invece di fronte al progetto di promuovere l’aborto negli Stati dove ancora non è stato legalizzato”, e invita a non lasciarsi ingannare “dalla precisazione di qualche esponente di Amnesty, secondo la quale si intende solo evitare la sanzione penale a carico della donna in situazioni eccezionali”.

Dal punto di vista giuridico, il Presidente del MpV afferma: “Sappiamo bene che la minaccia penale nei confronti della donna non è l’unico mezzo per difendere la vita; riconosciamo l’opportunità che la società civile sappia in certi casi perdonare”.

Casini sottolinea l’esperienza del Movimento che ha aiutato almeno 70.000 mamme a far nascere bambini che sarebbero stati abortiti: “Abbiamo l’esperienza che è possibile salvare la vita del figlio ponendosi accanto e non contro la madre”, ha detto, ribadendo poi che “l’uomo è sempre uomo nonostante le condizioni talvolta inaccettabili nelle quali è stato generato”.

Circa il comportamento di questa Organizzazione internazionale nei confronti del diritto alla vita, l’Europarlamentare ha affermato che “il silenzio protratto per decenni da parte di Amnesty sul diritto alla vita dei concepiti, lascia capire quale grande breccia nella protezione dei diritti umani fondamentali sarebbe la definitiva adesione di Amnesty all’annunciato progetto”.

“Chiediamo perciò – continua l’appello – un ripensamento da parte degli organi centrali di Amnesty International. Esso favorirebbe un rinnovato impegno di collaborazione con Amnesty di quanti, cristiani o no, riconoscono che il principio di eguaglianza riguarda tutti gli uomini e non solo i già nati”.

“Nel caso contrario ogni collaborazione diventerebbe impossibile nonostante il dolore di restare soli nella difesa integrale dei diritti umani”, conclude poi.

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ZENIT Staff

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