"Antonio Barluzzi, Architetto in Terra Santa", di Giovanna Franco Repellini

Il libro sarà presentato mercoledì 5 marzo alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

“Egli ha saputo creare, vicino ai grandi templi di Sant’Anna e della Basilica della Natività, luoghi di presenza moderna che elevano l’animo e invitano a congiungersi con il passato senza soluzione di continuità”.  

Con questa frase si chiude la prefazione del Cardinale Carlo Maria Martini al libro di Giovanna Franco Repellini (1) sulla vita e sull’attività di Antonio Barluzzi (2), autore di alcuni dei più noti santuari cristiani in Terra Santa, come le basiliche dell’Agonia al Getsemani, della Trasfigurazione al Monte Tabor, della Visitazione ad Ain Karem; le chiese della Flagellazione e del Dominus Flevit a Gerusalemme; la cappella della Crocefissione al Santo Sepolcro, per citarne solo alcuni.

Il libro, pubblicato da Edizioni Terra Santa (3), sarà presentato a Milano mercoledì 5 marzo alle ore 18.00 presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana in Piazza Pio XI, 2 (4).

Dopo la Prefazione di Martini, la parte iniziale del libro è formata dalla Premessa Storica curata da Paolo Pieraccini, storico della Custodia di Terra Santa, il quale nel suo intervento, inquadra il periodo che va dalla metà dell’800 alla metà del ‘900, e poi dalla Introduzione dell’autrice che contestualizza i riferimenti artistico-architettonici di Barluzzi.

Poi i dodici capitoli, dedicati ad altrettante opere dell’architetto, strutturati in maniera omogenea: un passo del Vangelo che fa da riferimento ideale alla costruzione architettonica, una ricca collezione fotografica, il luogo, la storia e la descrizione dell’opera, i modelli ed i disegni preparatori, uno scritto del Maestro.

Una sezione importante, l’ultima, è dedicata a tutti quegli artisti, provenienti da varie parti d’Italia, che a vario titolo hanno collaborato con Barluzzi alla realizzazione di queste opere, tra i tanti, citiamo Domenico Mastroianni di Arpino e Duilio Ciambellotti di Roma famosi anche per aver illustrato la Divina Commedia.

Probabilmente sarà il penultimo capitolo, quello dal titolo Progetti non realizzati, che consentirà al lettore di avere una visione completa della personalità di Barluzzi, uomo che vive le contraddizioni del suo tempo e dove arte, quotidianità e fede giungono a fondersi, anche nei momenti di delusione che la vita può predisporre.

Scrive l’autrice nella pagina conclusiva dei ringraziamenti: “L’idea di questo libro è nata inaspettatamente nel 2009 durante un viaggio in Terra Santa. Nessuno nel nostro gruppo conosceva l’architetto che aveva costruito quasi tutte le chiese che andavamo a visitare e di cui ci veniva detto solo il nome: Antonio Barluzzi”.  

E questo libro aiuta a colmare la lacuna, per tanti che, prima e dopo il 2009, hanno visitato quei luoghi.

*

NOTE

1) Architetto, laureata a Venezia, svolge la libera professione a Milano ed accanto al lavoro di architetto si è sempre dedicata anche all’attività di scrittrice. Per maggiori informazioni è disponibile il sito internet www.giovannafrancorepellini.it.

2) Alcune notizie bibliografiche su Antonio Barluzzi acquisite dal Curriculum Vitae pubblicato a pag. 31 del libro e conservato presso l’Archivio della Custodia di Terra Santa. Nasce a Roma nel settembre del 1884, si laurea nel 1907 in Ingegneria e l’anno successivo, svolgerà il servizio militare come specialista nel Genio. Dal 1912 inizia a lavorare in Terra Santa, in particolare sul progetto del Monte Tabor e proseguirà sino al 1956. Muore nel 1960 a Roma. 

3) Pagine 318, costo di 29,90 euro. Per altre informazioni è disponibile il sito Internet www.terrasanta.net.

4) Interverranno, oltre all’autrice, Fulvio Irace professore di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano; Carlo Capponi, responsabile per i Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Milano; fra Claudio Bottini, decano emerito dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme; Mons. Franco Buzzi, prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Antonio D'Angiò

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione