“Animali da bar”: tra cinismo e compassione

Al Piccolo Eliseo, fino al 22 gennaio, un’atipica commedia sulla scia di vari fatti di cronaca attuale

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Animali da bar rappresenta la falsariga delle storie rimbalzate sui tg e sui giornali, la cronaca di una modernità cinica e insensibile, con un insperato e malcelato desiderio di riscatto sociale ed etico.
Una scrittura nitida e coincisa, dal sapore grottesco e a tratti orwelliano quello di Gabriele di Luca, autore, regista e interprete insieme a Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Pier Luigi Pasino e Paolo Li Volsi, che tutti insieme costituiscono il gruppo Carrozeria Orfeo, noti per il successo di pubblico e critica di Thanks for Vaselina nel 2015.
E anche quest’anno tale è stata la risonanza dello spettacolo Animali da Bar che si sono aggiudicati il premio Hystrio Twister 2016 come migliore spettacolo dell’anno. Un riconoscimento meritato per una pièce drammatica, ma dal sapore grottesco, che assomiglia a una pellicola dei fratelli Cohen, che fa il verso a Pulp Fiction, ma che nel cinismo e nello black humour dominante esprime, in verità, un’istanza di cambiamento e un ottimismo di fondo nei confronti della natura umana.
In un’epoca in cui si è già detto e fatto di tutto, in cui la famiglia così come la società abdica nel fornire ai più giovani sogni e obiettivi, il bar della propria città rappresenta quel micro cosmo familiare, un gruppo di comparse con le loro disgrazie, che allieta e unisce, dove discutere, piangere, ridere e scontrarsi ma confrontarsi.
Eccellente è l’archetipo dello scrittore fallito, conformatosi controvoglia al sistema, il bollito Swarovski, interpretato da un convincente Pier Luigi Pasino, che riesce a rendersi a tratti repellente, per poi vivere un’inattesa catarsi. Divertente e sopra le righe è il personaggio di Mirka, recitato da una sorprendente Beatrice Schiros nei panni della fragile e scorbutica badante ucraina, che per necessità affitta l’utero a coppie italiane, sognando invece un cavaliere Disney con cui formare una famiglia, sfogando nell’alcol il suo malessere.
Uno spettacolo caustico, sarcastico e animale come il titolo suggerisce, ma che strappa sorrisi e accende la speranza nell’amicizia che potrà strappare via l’angoscia, quella che: “Come abbiamo fatto a non sentirla entrare?”.
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Animali da Bar
Al Piccolo Eliseo dall’11 al 22 gennaio
scritto da Gabriele Di Luca, produzione Carrozzeria Orfeo
 
 
 

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Rita Ricci

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