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Anche le Nazioni Unite rendono omaggio a Madre Teresa

Quattro giorni di esposizioni e testimonianze nella settimana dopo la canonizzazione

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La settimana successiva alla canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, celebrata da papa Francesco lo scorso 4 settembre, la Missione della Santa Sede all’ONU ha commemorato l’evento con una serie di appuntamenti che si focalizzano sulla sua eredità, in fatto di parole, testimonianze ed opere.
La Santa Sede, assieme alla Alliance Defending Freedom International, ha sponsorizzato una mostra, esposta dal 6 al 9 settembre presso le Nazioni Unite, che ha incluso quattro trittici sulla sua vita, il suo ruolo come costruttrice di pace, la sua attenzione verso i più poveri tra i poveri e il suo obiettivo di non lasciare nessuno indietro.
L’esposizione è stata formalmente presentata l’8 settembre, alla presenza di monsignor Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede all’Onu, Alan Sears, presidente e amministratore delegato di ADF International, e suor Clare Roy, delle missionarie della Carità in Bronx, che hanno offerto brevi presentazioni sull’importante ruolo giocato da Madre Teresa nel servire la pace e l’amore autentico nel mondo.
Anche i Cavalieri di Colombo hanno portato all’apertura ufficiale l’immagine originale di Santa Teresa, ripresa da quella esposta in piazza San Pietro alla canonizzazione.
Il momento culminante della settimana è stato lo scorso 9 settembre, con l’evento dal titolo Leaving No One Behind: Mother Teresa’s Enduring Message for the International Community Today, sponsorizzato dalla Missione della Santa Sede, assieme alle missioni permanenti di Albania, India, Italia e Macedonia, e ADF International.
Assieme a monsignor Auza e a Sears, la prima sessione ha potuto contare su amici ed esperti di Madre Teresa, come padre Leo Maasburg, Kathryn Spink e padre Daniel Jones.
La seconda sessione ha portato insieme relatori delle Missioni Permanenti di paesi che hanno avuto relazioni eccellenti con Madre Teresa, la quale diceva: “Di sangue sono albanese, di cittadinanza sono indiana, di fede sono una suora cattolica. Riguardo alla mia vocazione, appartengo al mondo”.
Tra i relatori: l’ambasciatore Besiana Kadare, rappresentante permanente dell’Albania alle Nazioni Unite, l’ambasciatore Vasil Andonoski, rappresentante permanente della Macedonia, l’ambasciatore Syed Akbaruddin, rappresentante permanente dell’India alle Nazioni Unite, e l’ambasciatore Inigo Lambertini, rappresentante permanente dell’Italia alle Nazioni Unite.
A seguito della conferenza, si è tenuta una cena, presso la parrocchia della Sacra Famiglia, per i partecipanti all’evento, tra cui oltre 100 “amici di Madre Teresa”, serviti dalle Missionarie della Carità, impegnate nei vari apostolati nell’area newyorkese.

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ZENIT Staff

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