Anche l'ex primate anglicano all'udienza del Papa a CL

All’evento di domani in piazza San Pietro saranno presenti un gruppo di detenuti da cinque carceri italiane, con i loro accompagnatori

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Arriveranno oltre 60.000 persone da 47 Paesi del mondo per l’udienza con papa Francesco, nel 10° anniversario della morte di don Giussani e nel 60° dell’inizio di CL, sabato 7 marzo 2015, in Piazza San Pietro, a Roma.

La giornata si svolgerà secondo il seguente programma:

– 8.30: apertura della piazza

– 10.30: inizio attesa del Papa: recita della preghiera delle Lodi; lettura e proiezione su maxischermi di interventi di don Giussani, alternata a canti eseguiti dal coro di CL e dal popolo

12.00: arrivo del Papa: saluto di don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL; discorso di papa Francesco; recita dell’Angelus e Benedizione finale

La conclusione del gesto è prevista intorno alle ore 13.00.

Gli aderenti a CL provengono da: Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Ucraina; Albania, Bulgaria, Macedonia, Slovenia; Finlandia, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Olanda; Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Messico, Perù, Venezuela; Stati Uniti, Canada; Burundi, Camerun, Kenya, Nigeria, Uganda; Emirati Arabi, Giordania, Israele; Cina, Giappone; Australia, Nuova Zelanda.

Oltre a personalità del mondo ecclesiastico e ai responsabili delle principali associazioni e movimenti, saranno presenti esponenti di altre religioni (anglicani, ortodossi − russi, ucraini e bielorussi − e musulmani), tra i quali: Rowan Williams, ex Primate della Comunione Anglicana, Andrew Davison, Università di Cambridge, John e Alison Milbank, Univ. di Nottingham;  Alksandr Filonenko, Univ. di Char’kov (Ucraina), Konstantin Sigov, Accademia di Kiev (Ucraina), Tat’jiana Kasatkina, Accademia delle Scienze di Mosca; Wael Farouq, Università Cattolica di Milano.

Impossibilitato a partecipare, Shodo Habukawa, monaco buddista del Monte Koya (Giappone), legato da una profonda amicizia con don Giussani fin dal 1987, ha inviato un messaggio a don Carrón: «In occasione dei 60 anni dell’inizio di CL, penso a monsignor Luigi Giussani nell’anniversario dei 10 anni della morte, e credo che sia molto contento ed emozionato per i suoi figli. Il bellissimo giorno dell’udienza del Papa, il 7 marzo in piazza San Pietro, Sua Santità Papa Francesco vi onora. Dal lontano Giappone, rispettosamente, vorrei mandarle la mia gioia; profondamente prego che la nostra amicizia cresca ancora più grande e più profonda».

Sarà presente anche un gruppo di detenuti delle carceri di Chiavari, Padova, Napoli, Como e Forlì, con gli accompagnatori.

In una lettera dello scorso gennaio, don Julián Carrón scriveva agli aderenti a CL: «La gratitudine che invade la nostra vita per questo gesto di paternità del Santo Padre è tale che non vorremmo arrivare all’incontro con lui senza una disposizione adeguata. Perciò, fin da ora vi invito a pregare personalmente e insieme lo Spirito che ci prepari a questo grande evento, affinché ciascuno di noi possa essere nelle condizioni migliori per accogliere quanto lui vorrà dirci per il cammino personale e comunitario che ci aspetta. Tutti noi siamo stati educati a riconoscere nella figura di Pietro il fondamento della nostra fede. “Il volto di quell’uomo [Gesù] è oggi l’insieme dei credenti, Corpo misterioso, chiamato anche ‘popolo di Dio’, guidato come garanzia da una persona viva, il Vescovo di Roma” (don Giussani). Siamo contenti di potere esprimere al successore dell’Apostolo tutta la nostra devozione e la nostra gratitudine per come sostiene la nostra fede, ogni giorno, con la sua continua testimonianza e attraverso il suo magistero così pertinente alle sfide del presente. Senza la sua figura, nella quale si manifesta in modo eminente la successione apostolica, la nostra fede sarebbe destinata a soccombere tra le tante interpretazioni del fatto cristiano generate dall’uomo. (…)

Più mi tuffo in queste riflessioni e più il mio pensiero va a don Giussani − che ci ha educato a guardare il Papa per questa sua rilevanza unica nella nostra vita −. Con il trascorrere degli anni cresce la gratitudine che sentiamo per il dono della sua persona, della sua testimonianza e della sua dedizione totale nell’accompagnare ciascuno di noi affinché potesse diventare sempre più maturo nella fede. È così che ci ha trascinati a Cristo, rendendoLo sempre più affascinante, fino a farLo diventare la Presenza più cara nella nostra vita. (…) Che la sequela al carisma che ci ha affascinato possa diventare in noi sempre più fedele passa attraverso la nostra sequela al Papa e ai Vescovi uniti a lui. Per questo andiamo a Roma. Non per un incontro celebrativo, ma solo per il desiderio di imparare da papa Francesco come essere cristiani in un mondo in così rapida trasformazione. (…) Vi prego di chiedere ogni giorno alla Madonna che ciascuno di noi possa essere pronto a ricevere ogni indicazione che il Papa ci darà per poter continuare a vivere sempre di più il carisma che ci ha afferrati, affinché si possa compiere lo scopo per cui lo Spirito lo ha suscitato in don Giussani: rendere presente in ogni periferia – cioè in ogni ambiente di vita − il fascino di Cristo, la Sua attrattiva unica, attraverso la materialità della nostra esistenza».

***

In occasione dell’udienza sono attivi:

–  i profili Twitter @CLdalPapa

–  la pagina Facebook facebook.com/CLdalPapa

–  l’hashtag #CLdalPapa

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ZENIT Staff

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