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Amatrice: domani i funerali. I morti salgono a 292

A seguito delle proteste dei terremotati, le esequie sono state spostate da Rieti al paese più danneggiato dal sisma

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Il bilancio delle vittime del terremoto nell’Appennino centrale è salito a 292, mentre i feriti sono 388. Il numero dei morti ha ormai quindi quasi raggiunto quello del sisma all’Aquila dell’aprile 2009, il quarto terremoto più potente in Italia degli ultimi 50 anni, con 306 morti.
Tra i morti, ventuno sono minorenni, mentre la stragrande maggioranza delle vittime (231) si concentrano nella zona di Amatrice. Una decina sono i dispersi, con circa 388 feriti ospedalizzati e 238 persone estratte vive dalle macerie. 2500 sono gli sfollati distribuiti in 49 centri d’accoglienza.
I funerali delle vittime dell’area reatina saranno celebrati domani alle 18 ad Amatrice, dopo che la Prefettura, in un primo momento, aveva stabilito il luogo delle esequie a Rieti. Dopo le proteste dei sopravvissuti e del sindaco Pirozzi, i funerali sono quindi stati fissati a Rieti, come confermato anche dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi in un tweet.
Al tempo stesso il governo ha anche annunciato che le tendopoli saranno smantellate entro un mese, con la contestuale edificazione di casette di legno nel giro di massimo 3-4 mesi, in attesa della ricostruzione vera e propria dei paesi danneggiati o distrutti.
 

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ZENIT Staff

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