All’Aracoeli di Roma si declama il “Paradiso” di Dante Alighieri

ROMA, lunedì, 22 gennaio 2007 (ZENIT.org).- Il 27 gennaio alle ore 21:00 nella Basilica romana di Santa Maria in Aracoeli, il professor Vittorio Sermonti racconterà e leggerà il canto XI del “Paradiso” di Dante Alghieri, completamente dedicato a san Francesco d’Assisi.

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L’iniziativa culturale è stata promossa e organizzata dai francescani del Centro Culturale Aracoeli (www.fratilazio.it/cultura/centroculturalearacoeli.html) e dal Comune di Roma. L’ingresso è gratuito.

Tale evento riflette l’enorme interesse che sta crescendo intorno al poeta Dante Alighieri (1265-1321) e alla sua opera più famosa “la Divina Commedia”, citata recentemente anche dal Pontefice Benedetto XVI.

Nella solennità dell’Immacolata, l’8 dicembre 2006, Benedetto XVI, parlando della Vergine Maria per ben due volte ha citato Dante Alighieri. Parlando ai fedeli prima dell’Angelus domenicale ha affermato: “Possiamo domandarci: perché, tra tutte le donne, Dio ha scelto proprio Maria di Nazaret? La risposta è nascosta nel mistero insondabile della divina volontà. Tuttavia c’è una ragione che il Vangelo pone in evidenza: la sua umiltà. Lo sottolinea bene Dante Alighieri nell’ultimo Canto del Paradiso: ‘Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, / umile ed alta più che creatura, / termine fisso d’eterno consiglio’ (Par. XXXIII, 1-3)”.

Allo stesso modo durante l’omaggio alla statua dell’Immacolata in Piazza di Spagna, il Papa aveva detto: “‘Piena di grazia’ Tu sei, Maria! Il tuo nome è per tutte le generazioni pegno di sicura speranza. Sì! Perché, come scrive il sommo poeta Dante, per noi mortali Tu ‘sei di speranza fontana vivace’” (Par. , XXXIII, 12).

Un merito tutto particolare in questo crescente interesse per Dante Alighieri lo si deve anche a Vittorio Sermonti che a Firenze e a Milano ha commentato e declamato in modo continuato tutta la Divina Commedia con una partecipazione veramente straordinaria. I suoi commenti, divenuti pubblicazioni, hanno raggiunto una notevole diffusione.

Il professor Vittorio Sermonti è stato allievo di Natalino Sapegno, ha insegnato italiano e latino ed è stato docente di Tecnica del Verso teatrale alla Accademia Nazionale di Arte drammatica. Collabora con la RAI, con la rivista “Paragone”, con quotidiani e altre riviste. Scrittore e traduttore, ha pubblicato varie opere di narrativa, saggistica e teatro.

Un suo ciclo di letture e commenti della Divina Commedia trasmesso da Rai Tre, è stato raccolto in tre volumi dell’Editore Rizzoli: “L’Inferno di Dante”, 1988 (supervisione di Gianfranco Contini); il “Purgatorio di Dante”, 1990 ( supervisione di Gianfranco Contini); “Il Paradiso di Dante”, 1993 (revisione di Cesare Segre).

A cogliere il ritorno di interesse nei confronti di Dante è stato anche l’attore e regista Roberto Benigni, il quale in una trasmissione televisiva, completamente priva di effetti scenici, commentò e proclamò l’ultimo canto del Paradiso della Divina Commedia, ottenendo un altissimo indice di ascolto. Anche a livello internazionale Dante sta avendo cultori, soprattutto nel mondo di lingua inglese.

Con questa iniziativa i francescani del Centro Culturale Aracoeli di Roma e del Lazio intendono anche valorizzare il patrimonio storico-spirituale del francescanesimo.

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ZENIT Staff

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