Al Ravenna Festival in scena il Silenzio e la Natura

Un viaggio dall’esperienza monastica ai giorni nostri nei racconti di Massimo Camisasca

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

RAVENNA, giovedì, 5 luglio 2012 (ZENIT.org) – Tra gli Eventi Speciali della XXIII edizione del Ravenna Festival, domenica 8 luglio, alle ore 18.00, è in programma un incontro con Massimo Camisasca, Fondatore e superiore generale della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, dal titolo Natura e silenzio nell’esperienza monastica e nella nostra vita oggi.

L’incantevole Monastero di Camaldoli, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è la cornice ideale per fermarsi e riflettere sull’importanza del silenzio e della natura: foreste affascinanti, suggestive, misteriose, create e curate nei secoli dagli stessi monaci. L’amore e la cura per la natura, il silenzio come regola, ci rimandano a dimensioni della vita monacale che sembrano contrastare totalmente col chiassoso disordine della nostra vita quotidiana.

Ma per Massimo Camisasca il silenzio e la natura sono fondamentali per la vita dell’uomo di ogni tempo, perché “il rapporto con i colori, gli alberi, il cielo, i prati, il mare, la montagna è qualcosa che ci costituisce. Tornare a guardare la natura vuol dire ritrovare le domande originarie, lo stupore originario, la pace vera che ci permette poi di diventare artisti, scienziati, padri e madri di famiglia, attori della storia umana”.

“Le stesse domande che suscita in noi la natura sono quelle a cui sfuggiamo evitando il silenzio, che non è l’assenza assoluta di parole e di suoni – spiega Camisasca – ma un dialogo, uno sguardo che sa vedere con maggiore profondità le cose e la vita di tutti i giorni. Nel nostro tempo c’è paura del silenzio. Nel tentativo di vivere lontani dal silenzio abbiamo creato una società dominata dall’inquinamento acustico. Anneghiamo in un’overdose di segnali. Teniamo accesa la televisione anche quando siamo a tavola. Pensiamo di essere in contatto con tutto il mondo attraverso internet. Andiamo in discoteca, purché i decibel siano altissimi, e amiamo altre forme di stordimento. Non si sa più godere del silenzio. Dobbiamo imparare dai monaci perché per loro il silenzio non nasce dal comandamento “Taci!”, ma da una parola che ci dice “Ascolta!”.

Camisasca ha raccolto queste riflessioni anche nel libro Dentro le cose, verso il mistero(Ed. BUR Rizzoli), un viaggio attraverso le cose della vita: le espressioni della creatività umana, la bellezza e l’armonia del creato. Il viaggio dell’autore che si lascia sorprendere dalla natura, dal silenzio e dagli animali, ma allo stesso modo dalla parola, dalla letteratura, dalla pittura, dalla musica e dalla filosofia. 

Un secondo appuntamento con la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo è in occasione del Concerto delle Fraternità diretto da Riccardo Muti giovedì 12 luglio: il Coro della Casa di formazione della Fraternità san Carlo affiancherà le esecuzioni principali con alcuni intermezzi. 

Per informazioni: 

Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali – Tel. 02 624999.1 Paola Camisasca – 349 3110835 – camisasca@secrp.it
Ufficio stampa Fraternità San Carlo, Fabrizio Cavaliere – 06/6157144 – pr@sancarlo.org

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione