Ai confini dell'umano: la persona nell'epoca della rivoluzione biotecnologica

Sabato e domenica a Roma un congresso internazionale sulle sfide antropologiche dei nostri giorni

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ROMA, lunedì, 20 febbraio 2012 (ZENIT.org) – Le biotecnologie possono stravolgere la natura umana? Quali effetti producono sulla concezione antropologica attuale? A questi interrogativi cercherà di rispondere il Congresso internazionale Ai confini dell’umano. La persona umana nell’epoca della rivoluzione biotecnologica, organizzato dall’Associazione Famiglia Domani, che si terrà il 25 e 26 febbraio prossimi a Roma, nel Palazzo San Pio X, in via dell’Ospedale, nei presso di via della Conciliazione.

L’evento, introdotto dal cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, vedrà la partecipazione di numerosi specialisti nel campo delle scienze religiose, filosofiche, morali, giuridiche, biologiche e mediche. Tra i relatori, si segnalano mons. Luigi Negri (vescovo di San Marino-Montefeltro), il prof. Rainer Beckman (giurista – Università di Haidelberg, Germania), la prof.ssa Laura Palazzani (filosofo del diritto – Lumsa di Roma), il prof. Josef Seifert (filosofo – Internationale Akademie für Philosophie, Cile), il dott. Cicero Galli Coimbra (neurologo – Università di San Paolo, Brasile), il dott. Paul Byrne (neonatologo – Università di Toledo, Ohia, Usa) e il dott. John Andrew Armour (neurocardiologo – Università di Montreal, Canada). Il prof. Roberto de Mattei, storico dell’Università Europea di Roma, chiuderà i lavori.

L’applicazione delle nuove tecnologie al corpo umano sembra offrire, per la prima volta nella storia, la possibilità di “decostruire” l’uomo e andare oltre la sua stessa natura. Forse si sta preparando un mondo in cui i confini dell’umano si sfumeranno e l’uomo non verrà più definito dai suoi limiti naturali. Occorre dunque decidere se la persona debba essere il soggetto o l’oggetto delle nuove tecnologie e quali criteri debbano guidare l’uso di quest’ultime. L’incontro tra esperti nelle varie discipline si rende necessario per stabilire se non vi siano limiti alla sperimentazione scientifica o se invece esistano frontiere che definiscono fini e mezzi dell’agire umano.

Alla realizzazione del congresso, che inizierà nella mattinata di sabato 25 febbraio per concludersi con la partecipazione all’Angelus del Santo Padre il giorno seguente, collaborano anche The Life Guardian Foundation e Family for the Americas, due delle più importanti associazioni dell’ambito biomedico, con il contributo della Fondazione Roma Terzo settore.

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ZENIT Staff

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