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Addio a padre Amorth, il sacerdote paolino che ha combattuto il diavolo

Il noto esorcista della diocesi di Roma è morto ieri a 91 anni, dopo esser stato ricoverato da alcune settimane per complicazioni polmonari

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Era uno degli esorcisti più famosi al mondo, padre Gabriele Amorth, il sacerdote paolino della diocesi di Roma scomparso oggi a 91 anni dopo essere stato ricoverato da alcune settimane per complicazioni polmonari presso l’ospedale della Fondazione Santa Lucia nella Capitale. A renderlo noto è il Gruppo Editoriale San Paolo, con il quale il religioso ha pubblicato numerosi libri.
Nato a Modena il 1° maggio 1925, padre Amorth entrò nella Casa Madre della Congregazione Società San Paolo ad Alba il 25 agosto 1947, a cinque anni di distanza dall’incontro con il fondatore, il beato don Giacomo Alberione, e venne consacrato sacerdote a Roma nel gennaio 1951. Nel 1985 fu nominato esorcista della diocesi di Roma da parte del cardinale Ugo Poletti, ruolo che lo rese celebre in tutto il mondo e lo fece collaborare con diversi medici e psichiatri italiani e stranieri. Si formò alla scuola di padre Candido Amantini, il quale per molti anni fu il più autorevole esorcista della Scala Santa a Roma.
Alcuni quotidiani hanno riferito che padre Amorth avrebbe effettuato circa 70mila esorcismi dal 1986 al 2007. Lo stesso sacerdote in un’intervista del 2000 al giornale britannico Sunday Telegraph parlò di oltre 50mila interventi effettuati, spiegando che molti di essi hanno richiesto solo pochi minuti, altri invece diverse ore. Il più delle volte, spiegava infatti, aveva avuto a che fare in generale con “disturbi” demoniaci o malattie mentali, mentre affermava di essersi trovato di fronte a vere e proprie possessioni demoniache al massimo un centinaio di volte. Aveva circa 600 richieste di esorcismo al giorno.

“Io paura di Satana? È lui che deve avere paura di me: io opero in nome del Signore del mondo. E lui è solo la scimmia di Dio”, rimane una delle sue affermazioni più celebri. Del suo operato, Amorth parlò approfonditamente nei libri e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche presso cui collaborava. Tra le varie qualità vantava infatti anche quella di una penna brillante; per molti anni è stato direttore del mensile Madre di Dio e storica firma di testate come Famiglia Cristiana, Credere, Telenova. Su Radio Maria conduceva la trasmissione Racconti di un esorcista – titolo ripreso da un suo noto libro – ogni secondo mercoledì del mese e, durante la trasmissione, rispondeva pure alle telefonate degli ascoltatori.
Tra i numerosi  libri pubblicati negli anni con il Gruppo Editoriale San Paolo, va ricordato in particolare “Dio più bello del diavolo”, considerato il suo testamento spirituale e umano. In esso, il sacerdote affrontava il tema del Bene e del Male, spaziando con quello della felicità e della speranza, fino al potere dei media, della Massoneria e delle sette.
Nel 1990, padre Amorth ha fondato l’Associazione internazionale degli esorcisti di cui è stato presidente fino al 2000, sebbene sia rimasto presidente onorario fino alla morte. Lo scorso 8 settembre è stato insignito della “Medaglia della Liberazione” dal prefetto di Roma, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti, per l’importante ruolo svolto nella lotta partigiana in Emilia dopo l’8 settembre 1943.
Anche nella Società San Paolo ha svolto diversi incarichi, ed è stato tra l’altro formatore dei giovani aspiranti religiosi paolini, professore di liceo, delegato della Provincia Italia, animatore spirituale di diversi istituti laicali della Famiglia Paolina. Negli ultimi anni aveva girato il mondo partecipando ad incontri e conferenze per condividere le sue conoscenze e la decennale esperienza, fermandosi poi con l’avanzare dell’età e l’aggravarsi delle condizioni di salute.

 [A cura di Salvatore Cernuzio]

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ZENIT Staff

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