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A Sant’Anna in Vaticano, una Messa per salutare padre Federico Lombardi

Giornalisti e dipendenti della Sala Stampa vaticana riuniti oggi per congedarsi dal gesuita, al termine del suo mandato decennale di direttore

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“Grazie” per “il sostegno e l’affetto sempre mostratomi”, e “perdono” per “non aver fatto di più o meglio in certe occasioni”. Un padre Federico Lombardi visibilmente emozionato ha salutato questa mattina tutti i giornalisti e i dipendenti della Sala Stampa vaticana riuniti nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano per una Messa di ringraziamento a conclusione del suo mandato decennale come direttore.
A presiedere la funzione il vescovo Paul Tighe, segretario aggiunto del Pontificio Consiglio della Cultura; concelebravano mons. Lucio Adrian Ruiz, segretario della Segreteria per la Comunicazione, e padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica.
Padre Federico, che ha lasciato l’incarico di portavoce vaticano lo scorso 31 luglio ed è stato nominato presidente della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, ha ripercorso brevemente il cammino compiuto negli ultimi dieci anni esprimendo la propria gratitudine a Dio e a tutti “i compagni di lavoro”. Il gesuita ha poi commentato il Vangelo di oggi, confidando che l’immagine del Cuore di Gesù trafitto che ci dona la vita è quella che negli anni gli è divenuta più cara, in quanto “segno di un servizio totale per gli altri”. Quello che lui ha cercato di realizzare nei 10 anni alla guida della Sala Stampa vaticana, “a volte anche sbagliando”. Ha quindi pregato il Signore e la Vergine addolorata, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria, perché “possano accompagnarci nella nostra vita e nel nostro lavoro”.
Al termine, padre Spadaro ha voluto rivolgere un suo personale saluto al confratello di cui ha sottolineato alcune virtù. Anzitutto la cura per le persone, che egli stesso ha potuto sperimentare in prima persona quando, ventenne, aspirava ad entrare nella Compagnia di Gesù nonostante le perplessità dei genitori. “Fu proprio padre Federico, allora provinciale, ad addolcire il cuore di mia madre e aiutarmi nella vocazione” ha detto il direttore de La Civiltà Cattolica, sottolineando la dote della “essenzialità” di Lombardi, espletata anche nel suo lavoro come direttore della Radio Vaticana e del Ctv, e quella della “flessibilità” dimostrata dinanzi alle sfide e alle difficoltà affrontate nel corso delle varie stagioni della Chiesa, sotto diversi pontificati.
Alla Messa, oltre ai giornalisti accreditati, i collaboratori e dipendenti della Sala Stampa vaticana, erano presenti anche il nuovo direttore Greg Burke e Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano. Tutti si sono ritrovati poi negli uffici della Sala Stampa per un breve incontro conviviale con cornetti e caffè, durante il quale Cindy Wooden, vaticanista del Catholic News Service e segretaria dell’Aigav, ha rivolto a nome di tutti i giornalisti un breve saluto a padre Federico ringraziandolo per la pazienza e disponibilità da sempre dimostrate, specie durante i viaggi papali o nei momenti più delicati.
Da parte sua, l’ex portavoce vaticano ha augurato a tutti i vaticanisti “buona continuazione del vostro lavoro”. “Grazie di tutta questa gentilezza e di questo vostro desiderio anche di dirmelo con molta semplicità in modo diretto”, ha detto, “rimaniamo amici e vicini e anche ci comprendiamo a vicenda nel nostro servizio. Grazie di tutto!”.
 

[A cura di Salvatore Cernuzio]
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ZENIT Staff

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