39° Conferenza Nazionale Animatori Rinnovamento nello Spirito Santo

ZENIT - LM

A Rimini, il RnS proclama: "un cuor solo, un’anima sola"

Oltre 5mila animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo riuniti alla Conferenza nazionale, affinché il carisma assuma un cammino comunitario

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Musica, canto e preghiera, fin dall’antichità, sono stati uniti da un legame profondo. Un tratto identitario di Rinnovamento nello Spirito Santo è di aver riaffermato tale legame in un contesto attualizzato, recuperando le sue radici feconde.
Un tratto identitario che ha caratterizzato anche la giornata d’apertura della 40a Conferenza Nazionale Animatori, che ha preso il via il 29 ottobre al Palacongressi di Rimini e che vedrà quattro giorni intensi di fede e di lavoro per concludersi il 1 novembre con la relazione del presidente di RnSSalvatore Martinez.
La Conferenza Nazionale Animatori è il secondo grande evento annuale di RnS, in termini di partecipazione,dopo il raduno plenario dei Gruppi e delle Comunità,che si tiene ordinariamente tra aprile e maggio. La grande sala del Palacongressi, piena in ogni ordine di posti, dava la misura della presenza di oltre 5.000 persone. Ma al di là del dato numerico, comunque spettacolare per il festoso colpo d’occhio, l’evento conferma la profonda unità di un movimento ecclesiale che, a quattro decenni dalla sua fondazione (Rinnovamento nello Spirito nacque a conclusione del Concilio Vaticano II nel 1967), fa registrare un’espansione costante.
Un cuor solo, un’anima sola. Dall’effusione dello Spirito Santo alla costruzione di comunità carismatiche. Questo il suggestivo titolo dell’incontro che giunge a conclusione dell’Anno della Misericordia per continuare il cammino giubilare nel segno di un continuo rinnovamento della vita cristiana.
La sessione d’apertura è iniziata con una scenografia di grande effetto: otto ragazzi con il volto coperto da una maschera nera mentre una voce fuori campo recitava passi del Vangelo. Poi l’irrompere di un gruppo di ballerine in costume giallo; una danza solista sottilmente evocativa e il cadere della maschere nere per una nuova apertura alla luce. Il tutto sottolineato dall’alternanza di voci corali, con accompagnamento orchestrale e il canto di migliaia di voci all’unisono.
Sul palco gli esponenti del Comitato Nazionale che, insieme al presidente Martinez, hanno intonato lodi di gloria al Signore, condivise da un alleluja collettivo. È stata quindi la volta della lettura dei messaggi augurali giunti da Papa Francesco, dal card. Angelo Bagnasco, da mons. Kevin Farrell e da mons. Rino Fisichella.
Il Santo Padre – si legge nel messaggio della Segreteria di Stato – “esorta a contribuire con la forza rinnovatrice del Vangelo al sorgere di un nuovo umanesimo illuminato dallo splendore della Verità”. Il card. Bagnasco ha sottolineato “la necessità che, nella comunità dei credenti, ogni membro metta a servizio del bene comune quanto sa fare, quanto ha ricevuto e tutto se stesso”. Mentre mons. Farrell prefetto del Dicastero laici, famiglia e vita, e mons. Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, hanno auspicato che la testimonianza di carità possa portare il frutto sperato.
Leggiamo nel volumetto illustrativo dell’evento, pubblicato a cura delle Edizioni RnS: “Un cuor solo, un’anima sola. Questo il segreto della prima comunità cristiana e di ogni possibile cammino comunitario. Non può darsi crescita nella vita spirituale e carismatica se lo Spirito Santo non ci concede di vivere l’unità nella diversità, l’armonia nella molteplicità, la cordialità nelle differenze”.
“Un cuor solo, un’anima sola. Questa è la risposta che gli ‘uomini spirituali’ sono chiamati a dare a un mondo che soggiace allo spirito di paura e di sfiducia, che soffre e spesso alimenta divisioni, frantumazioni, isolamenti e individualismi”.
“Un cuor solo, un’anima sola. Questa la verità da cui vogliamo ripartire per rendere il nostro cammino di RnS sempre più fraterno e comunitario, così da superare la generica, inadeguata, sociologica nozione di ‘gruppo’ nella quale molti sembrano essersi confinati”.
Concetti e linee programmatiche che hanno costituito il filo conduttore della relazione di Mario Landi, coordinatore nazionale di Rinnovamento nello Spirito. Attivo nel movimento dal 1977, Landi presiede la Commissione che seleziona annualmente il repertorio dei canti del RnS ed è vicepresidente della Fondazione vaticana “Centro Internazionale Famiglia di Nazareth”.
“Giungiamo alla celebrazione di questa conferenza dopo un cammino quarantennale di orientamenti comuni per gli animatori – ha detto Landi, sottolineando l’unità spirituale del movimento tra visione e missione –. Un’unità che nulla ha a che vedere con la dimensione organizzativa e umana del nostro stare insieme. Un’unità frutto dello Spirito Santo che il Santo Padre declina con il termine armonia”.
“Dopo essersi soffermati l’anno scorso sulla preghiera comunitaria carismatica – ha continuato Landi – non ci si poteva non soffermare sui frutti di evangelizzazione e di conversione che tale esperienza produce”.
Landi ha quindi sottolineato l’interdipendenza dei tre strumenti di promozione della spiritualità carismatica: la preghiera comunitaria carismatica, il Seminario per una rinnovata effusione dello Spirito e il discepolato carismatico in un cammino comunitario: “San Paolo ha chiaramente esplicitato che la fede non deve essere fondata sulla sapienza umana, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza”.
Il Coordinatore nazionale ha quindi citato le parole del pastore luterano Bonhoeffer: “La fraternità cristiana non è un ideale, ma una realtà divina; è una realtà pneumatica, non della psiche”, ed ha concluso con un auspicio ispirato a San Giovanni Paolo II, il quale nel 2001 aveva rivolto aRinnovamento nello Spirito queste illuminanti parole: “I gruppi e le comunità siano luoghi significativi e modelli di fraternità e di amore, di pazienza e di accoglienza reciproca. L’esperienza del perdono e la valorizzazione di ogni dono spirituale aiutino tutti a costruire una convivenza alimentata dal soffio dello Spirito del Signore Risorto”.
L’atto di affidamento a Maria e la Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, hanno concluso la prima sessione dei lavori. Seguita da una veglia di preghiera notturna animata da 140 intercessori presso il Santuario riminese della Madonna della Misericordia.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Massimo Nardi

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione