A Pompei la "supplica" mariana del Papa

Calorosa accoglienza per Francesco nella prima tappa del sua visita pastorale partenopea

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È durata una quarantina di minuti ed è stata nel segno della devozione mariana, la prima tappa della visita pastorale odierna di papa Francesco. Il Pontefice è atterrato in elicottero nell’area meeting del Santuario di Pompei, poco prima delle 8, accolto da una numerosa folla di fedeli, in attesa già prima dell’alba.

A fare gli onori di casa, il vescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, e il sindaco del comune vesuviano, Nando Uliano. Una volta giunto al santuario mariano, il Papa è stato accolto dal rettore, monsignor Pasquale Mocerino.

Recatosi all’interno della chiesa, anch’essa gremita di fedeli, in mezzo al luccichio dei flash delle fotocamere, il Santo Padre si è poi fermato in preghiera all’altar maggiore, dinanzi all’immagine della Beata Vergine Maria del Santo Rosario, portata a Pompei dal beato Bartolo Longo nel 1875. Ha quindi recitato la “Piccola supplica”, composta dal medesimo beato Longo, nel 1883.

In seguito il Papa si è fermato un attimo sul sagrato per salutare i pellegrini. “Grazie tante, per questa calorosa accoglienza – ha detto -. Abbiamo pregato tutti la Madonna, perché ci benedica tutti: a voi, a me, a tutto il mondo. Abbiamo bisogno della Madonna, perché ci custodisca, e tante cose… E pregate per me, non dimenticatevi!”.

Dopo aver recitato l’Ave Maria assieme ai fedeli ed aver impartito la benedizione, Francesco si è congedato dal santuario a bordo della jeep scoperta, per poi salire sull’elicottero alla volta di Napoli. [L.M.]

***

Riportiamo di seguito il testo della “Piccola supplica”, recitata dal Santo Padre durante la sua sosta al santuario di Pompei:

“Vergine del Santo Rosario, Madre del Redentore, donna della nostra terra innalzata al di sopra dei cieli, umile serva del Signore, proclamata Regina del mondo, dal profondo delle nostre miserie noi ricorriamo a te. Con fiducia di figli guardiamo il tuo viso dolcissimo.

Coronata di dodici stelle, tu ci porti al mistero del Padre, tu risplendi di Spirito Santo, tu ci doni il tuo Bimbo divino, Gesù, nostra speranza, unica salvezza del mondo. Porgendoci il tuo Rosario, tu ci inviti a fissare il suo volto. Tu ci apri il suo cuore, abisso di gioia e di dolore, di luce e di gloria, mistero del figlio di Dio, fatto uomo per noi. Ai tuoi piedi sulle orme dei Santi ci sentiamo famiglia di Dio.

Madre e modello della Chiesa, tu sei guida e sostegno sicuro. Rendici un cuor solo e un’anima sola, popolo forte in cammino verso la patria del cielo. Ti consegniamo le nostre miserie, le tante strade dell’odio e del sangue, le mille antiche e nuove povertà e soprattutto il nostro peccato. A te ci affidiamo, Madre di misericordia: ottienici il perdono di Dio, aiutaci a costruire un mondo secondo il tuo cuore.

O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci annoda a Dio, catena d’amore che ci fa fratelli, noi non ti lasceremo mai più. Nelle nostre mani sarai arma di pace e di perdono, stella del nostro cammino. E il bacio a te con l’ultimo respiro ci immergerà in un’onda di luce, nella visione della Madre amata e del Figlio divino, anelito e gioia del nostro cuore con il Padre e lo Spirito Santo”.

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ZENIT Staff

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