Foto: Azione Cattolica

“A noi la parola”: i ragazzi di Azione Cattolica imparano la dottrina sociale

Papa Francesco e monsignor Galantino tra le personalità incontrate in questi giorni dai giovanissimi partecipanti al festival

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Iniziato ieri, si concluderà domani, il festival A noi la parola, con la partecipazione di un migliaio di ragazzi e ragazze dell’Azione Cattolica, provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra gli appuntamenti dei giovani pellegrini, l’udienza giubilare di stamattina con papa Francesco.
I preparativi per il Festival sono stati avviati già lo scorso gennaio, in quasi ogni diocesi d’Italia. L’obiettivo è quello di dare una possibilità, di dare voce o, meglio ancora, una “parola” alla gioventù italiana, accompagnandola con la dottrina sociale della Chiesa, inserendola nella vita e nella quotidianità, come spiega ed auspica anche papa Francesco.
Circa un migliaio di rappresentanti di tutte diocesi italiane e anche una delegazione di bambini e ragazzi del Forum internazionale di Azione Cattolica sono giunti a Roma per “vivere i momenti di sintesi di un percorso che è già iniziato nelle singole diocesi”, ha spiegato Claudia D’Antoni, portavoce dell’evento.
I ragazzi italiani dell’Azione Cattolica, accompagnati da loro coetanei, della Spagna, dell’Argentina, da Malta e dalla Terra Santa, sono stati lieti di poter incontrare stamattina papa Francesco a piazza San Pietro, ma anche di poter condividere questo weekend tutti insieme. C’è anche un gruppo di bambini in età prescolare, tutti gli altri hanno dai 6 ai 14 anni. Alcuni sono accompagnati dai loro genitori.
Lo scopo del festival è di dare la parola ai ragazzi che stanno scoprendo la dottrina sociale della chiesa, metterla in pratica e insegnare loro l’Evangelium Gaudium, che papa Francesco ci invita costantemente a seguire.
“I ragazzi sono molto contenti, anche se molti di loro hanno affrontato dei lunghi viaggi, però sono pronti ad iniziare il loro percorso, che li farà lavorare negli ambiti della salvaguardia del creato, della famiglia e della partecipazione – dice D’Antoni -. Sono pronti ad accettare la sfida”.
Con la festa inaugurale, iniziano già di vivere un primo momento di e qualche frutto della loro convivenza inizia già a sbocciare. Oggi hanno trascorso la mattina a piazza San Pietro, per l’udienza giubilare con il Papa e il passaggio della Porta Santa, mentre nel pomeriggio è previsto l’incontro con monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, in rappresentanza dei vescovi di tutta Italia. Di seguito, l’incontro con Filomena Albano, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, infine con il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Matteo Truffelli. È stato invece annullato l’incontro con il sindaco di Roma, Virginia Raggi.
I ragazzi condivideranno le loro istanze e bisogni con ogni rappresentante istituzionale. Il vescovo e il sindaco sono, per i ragazzi, le persone più vicine e più rappresentative delle istituzioni religiose e civili, spiega D’Antoni, e a loro sarà chiesto di impegnarsi ed ascoltare le loro richieste.
La domenica sarà il momento in cui i ragazzi faranno una ulteriore sintesi del percorso fatto, a riprova che il festival continua nelle realtà locali.
“È un festival per i ragazzi e con i ragazzi, la parola è assolutamente loro. Siamo certi che andrà bene e siamo in ascolto delle loro domande e le loro attese. Quando si dà la parola ai ragazzi, la bellezza non può che venirne fuori,” conclude D’Antoni.
 

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Jill Carnà

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