A Milano il primo museo diocesano che si può visitare dal pc

Grazie alla tecnologia Google ‘Street View” si potrà fare un tour virtuale con una visione a 360 gradi

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Da oggi si può camminare nelle stanze del Museo Diocesano e ammirare le sue meraviglie, stando seduti al PC di casa propria. L’operazione è stata resta possibile grazie ad un accordo con Google Art Project.

Con questa iniziativa, l’istituzione di corso di Corso di Porta Ticinese diventa anche il primo museo di proprietà di una Diocesi in Italia, visitabile virtualmente.  Un ulteriore passo compiuto dalla Chiesa di Milano per aprirsi al mondo e dialogare con il pubblico, che la pone all’avanguardia nell’aggiornamento tecnologico.

Tutte i tre piani del Museo sono stati ripresi con la tecnologia Google Street View. Ciò ha reso possibile offrire un tour virtuale in cui il visitatore ha l’impressione di trovarsi all’interno dello spazio con una visione a 360 gradi. In particolare si possono ammirare, come dal vivo, le sale dedicate a Sant’Ambrogio, a Fontana, la collezione Sozzani coi suoi 106 disegni e ricche cornici; visitare gli spazi e gli allestimenti, fare l’esperienza del racconto proposto dal museo.

Oltre al tour virtuale, la collaborazione con Google Culturale Institute ha reso possibile anche un’altra importante iniziativa: la digitalizzazione di una della opere più prestigiose del Museo, il “Crocefisso con Maddalena genuflessa e piangente” di Francesco Hayez, uno dei rari soggetti sacri realizzati dal noto maestro romantico. Il dipinto è stato fotografato, in un formato (Gigapixel) con una risoluzione dell’immagine di circa 7 miliardi di pixel, tale da permettere di cogliere dettagli dell’opera altrimenti non visibili a occhio nudo.

Grazie all’accordo con Google sono visitabili virtualmente con la tecnologia Street View anche il Museo Bagatti Valsecchi e il Museo Poldi Pezzoli.

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ZENIT Staff

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