Photo Courtesy of Gozo Curia

A Malta musulmani e cattolici pregano per la pace

Il vescovo di Gozo Mario Grech ha invitato in cattedrale l’Imam Mohammed El Sadi per pregare insieme, colmare il divario dell’incomprensione e lavorare insieme contro i fondamentalisti

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In occasione della festività dell’Assunta, monsignor Mario Grech, vescovo di Gozo nell’isola di Malta, ha invitato in cattedrale l’Imam Mohammed El Sadi, leader spirituale dei musulmani, per pregare insieme, superare i pregiudizi e collaborare per la Pace.
L’incontro ha suscitato reazioni positive. L’edizione maltese del Times ha riportato che molti parrocchiani hanno espresso vicinanza al Vescovo per sostenere l’iniziativa intesa come dimostrazione di unità tra le due religioni. Mons. Grech ha detto alla rivista: “Ci sono stati alcuni che non hanno capito il significato del gesto, ma il mio obiettivo era quello di promuovere l’educazione e cercare di colmare il divario, incrementare la comprensione e ridurre l’intolleranza”.
Facendo riferimento all’omicidio di padre Hamel in Francia e l’uccisione di un imam e il suo assistente a New York domenica scorsa, il vescovo di Gozo ha spiegato nel corso dell’omelia che “alcune persone vogliono dare ai conflitti un significato religioso”. Per questo motivo, ha aggiunto, “ho invitato l’Imam El Sadi, così insieme cattolici e musulmani, preghiamo Dio per la pace”.
Il presule ha affermato che “i musulmani hanno sempre nutrito un grande rispetto per Maria. Lei è il ponte che ci unisce… Spero che questa preghiera ci aiuti a superare i pregiudizi e collaborare per la pace”. Riflettendo sulle origini dei conflitti e delle guerre, Grech ha sottolineato che “nessuna religione crede nella violenza, i veri motivi che generano i conflitti in tutto il mondo sono altrove”. “Ci sono guerre alimentate dal mondo finanziario, altre che sono ideologiche e gli attori di questi conflitti non sono solo soldati armati, ma gente che indossa giacca e cravatta”.
L’imam El Sadi ha partecipato alla Messa insieme ad alcuni membri della comunità musulmana. Nella sua lettera di accettazione inviata a Grech, ha scritto che l’Islam è “la prima vittima del terrorismo perpetrato in suo nome”. “I terroristi vogliono rendere la nostra vita un inferno e favorire la guerra tra le religioni. Ma non saremo strumenti nelle loro mani “, ha affermato l’Imam, invocando Dio per proteggere e benedire Malta e Gozo.
Recentemente Mohamed El Sadi, che è il leader spirituale dei musulmani a Malta, ha fortemente condannato Isis e le azioni condotte soprattutto nei confronti delle donne. “La schiavitù – ha spiegato – era un pratica utilizzata in tempi antichi, molto tempo fa, ma l’Islam si è allontanato da questa pratica e vuole liberare tutti gli schiavi ed eliminare completamente la schiavitù. Questo è l’obiettivo dell’Islam”.
In risposta ad alcuni opuscoli pubblicati dallo Stato Islamico secondo i quali i musulmani possono commerciare e violentare le donne, anche non musulmane, l’imam ha detto: “La schiavitù è un atto criminale, vietato e condannato a livello mondiale. Le persone, che praticano la schiavitù, non seguono la filosofia e gli obiettivi nobili dell’Islam. Vivono in tempi antichi e danneggiano la reputazione dell’Islam”.
Il leader spirituale dei musulmani di Malta ha concluso che “l’Isis sta causando ostilità verso l’Islam, alimentando l’islamofobia. Stanno facendo male a se stessi e alla loro religione. Si tratta di criminali e terroristi. Chiunque segua la loro ideologia e i loro atteggiamenti sono criminali”.

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ZENIT Staff

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