A Lampedusa con Papa Francesco

L’AC Italiana accompagna con la preghiera e in spirito di condivisione la visita del Pontefice all’isola

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L’Azione Cattolica Italiana accompagnerà con la preghiera e in spirito di condivisione il viaggio a Lampedusa che Papa Francesco si appresta a compire lunedì 8 luglio. Una meta fortemente significativa e simbolica per il nostro Paese, per l’Europa e per tutto il mondo. 

È evidente che la scelta di Lampedusa vuole esprimere concretamente, rendere visibile la scelta dei poveri e delle “periferie” fatta da Papa Francesco fin dall’inizio del suo pontificato, per scuotere le nostre coscienze e mettere in primo piano la cura dell’uomo, di ogni uomo, soprattutto il più debole. Una scelta che si fa invito alla responsabilità e alla solidarietà. 

L’Azione Cattolica vivrà questa giornata con la passione del cuore e come sempre vicina a tutti coloro che approdano all’isola e alla sua popolazione, forte ma provata, innanzitutto con l’Azione Cattolica diocesana di Agrigento e parrocchiale di Lampedusa. 

Già nel settembre 2011 e nello stesso mese del 2012 il Presidente nazionale dell’Ac, Franco Miano, e l’Assistente generale, mons. Domenico Sigalini, si sono recati personalmente a Lampedusa, per condividere lo sforzo quotidiano della popolazione, della comunità cristiana, per sottolineare il valore di ogni persona umana che giunge sulle sue rive in condizioni di sofferenza e di disperazione e la necessità di leggi adeguate e soprattutto di una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione in Italia e in Europa. 

A tutti noi insieme, cittadini e istituzioni italiane ed europee, è chiesto di contribuire per far sì che quel mare diventi un ponte, uno spazio di incontro tra le due sponde del Mediterraneo e non una frontiera che divide, non un cimitero dove riposano per sempre tanti bambini, donne e uomini che cercavano la speranza. Spesso la comunità cristiana anticipa con la carità, con la gratuità e con le porte aperte del cuore. 

Siamo certi che la presenza di Papa Francesco e le sue parole assumeranno un grande rilievo presso l’opinione pubblica mondiale e per ciascuno di noi. La sua testimonianza paterna e il suo stile pastorale aiuteranno tutte le persone che vivono a Lampedusa, come abitanti e come profughi e rifugiati, e diventerà un forte richiamo per tutti i cristiani e per tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

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ZENIT Staff

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