"A Gaza non ci sono vincitori"

Durante il suo viaggio a Washington, il patriarca Twal ha espresso al governo statunitense le sue preoccupazioni per i cristiani di Terra Santa

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Nel corso del suo lungo viaggio negli Stati Uniti, durato dall’8 al 28 luglio, il Patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal ha espresso la sua preoccupazione per la situazione di Gaza, dove “i cristiani come i musulmani innocenti perdono la vita ogni giorno”.

Secondo quanto riferisce il sito del Patriarcato, lo scorso 24 luglio, Twal ha incontrato il capo dello staff della Casa Bianca Denis McDonough, e il Consigliere del Presidente, John Podesta, per discutere della situazione dei cristiani in Terra Santa, nel quadro allarmante della guerra a Gaza, peraltro degenerata durante le settimane di assenza del patriarca.

Non ci sono vincitori in questa guerra a Gaza. Alla fine di questo corso ci saranno solo morte e distruzione”, ha dichiarato monsignor Twal, aggiungendo che “l’unica soluzione è di raggiungere un accordo in cui i diritti dei palestinesi siano riconosciuti, perché la pace è costruita sulla giustizia”.

Il Patriarca ha anche posto il problema della divisione tra le famiglie e segnatamente dell’impossibilità da parte dei palestinesi residenti in Gerusalemme di ricongiungersi con i coniugi nei territori palestinesi della Cisgiordania: costoro sono costretti a vivere o separati dal coniuge o a vivere con il coniuge fuori da Gerusalemme, abbandonando le loro case e lo status di residente.

Durante i colloqui con il Patriarca, McDonough ha promesso l’impegno della Casa Bianca per facilitare i ricongiungimenti familiari.

Da parte sua il massimo esponente della Chiesa latina gerosolimitana ha segnalato anche il rischio della confisca di alcuni edifici di culto cattolici a ridosso della zona del muro e addirittura della possibile demolizione di altri come il monastero salesiano di Cremisan, nei pressi di Betlemme. (L.M.)

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ZENIT Staff

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