Seraphicum

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2018: nasce la Pontificia Università Francescana

L’annuncio dei ministri generali. Fra Paoletti: “all’orizzonte un vero polo di alta qualità, capace di attrarre studenti e ricercatori”

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Il 2018 rappresenterà un anno significativo nella storia delle famiglie francescane con la creazione della nuova Pontificia Università Francescana.

L’annuncio di questo percorso comune, per un progetto che si preannuncia di grande impatto nell’ambito della formazione universitaria, è stato dato domenica, quasi in tono sommesso, secondo lo stile dell’umiltà e della semplicità dei successori di San Francesco. Ma la notizia rappresenta un segnale quasi rivoluzionario, che va a costituire un passo significativo anche sul piano dell’unità delle famiglie.

Il progetto nesce dalla consapevolezza di “come in questi tempi di divisione e frammentazione – scrivono i Ministri generali fra Marco Tasca (OFMConv), fra Mauro Jöhri (OFMCapp), fra Michael Perry (OFM) e fra Nicholas Polichnowski (TOR) – siamo chiamati a fare emergere la nostra identità unitaria dovuta al nostro essere figli di san Francesco, eredi della sua esperienza e intuizione di vita evangelica. Per quanto la storia e le diverse sensibilità e accentuazioni carismatiche ci abbiano divisi, siamo consapevoli che l’Ordine, nato dall’intuizione di san Francesco, è uno e che l’unità nella diversità è la vocazione a cui siamo chiamati, per essere segno eloquente nella storia della presenza e dell’azione del Dio-Comunione di Persone”.

Non è certamente estraneo al percorso papa Francesco che, nella sua prima visita ad Assisi il 4 ottobre 2013, aveva chiesto espressamente ai Ministri generali di essere segno di unità della comune identità francescana, lo stesso papa Francesco che si dice abbia salutato con grande soddisfazione l’avvio del progetto che risponde anche alle indicazioni della Congregazione per l’Educazione cattolica per le Università romane.

La decisione raccoglie il pieno plauso del Preside della Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum, retta dai Frati minori conventuali, che ha seguito da vicino il cammino di unificazione.

“Il tempo presente – commenta il preside, fra Domenico Paoletti – caratterizzato dalla rivoluzione digitale, dalla globalizzazione e dalla frammentazione, sta provocando il cambiamento della stessa mappa formativa nei nostri Ordini e dei nostri centri accademici, sempre più interculturali e bisognosi di un centro di eccellenza che promuova la cultura della qualità e dell’unità dei saperi secondo il paradigma filosofico e teologico francescano. Ecco allora che la decisione della famiglia francescana di unire gli attuali centri accademici, in particolare l’Antonianum e il Seraphicum, è un grande evento con l’obiettivo di fare dell’Università francescana un vero polo universitario di alta qualità, che attragga studenti e ricercatori”.

Ad oggi, infatti, le realtà accademiche dei francescani contano due centri: la Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” dei Frati minori conventuali e la Pontificia Università Antonianum dei Frati minori, anche se in verità un forte spirito di collaborazione ha sempre visto sia un interscambio tra queste due istituzioni accademiche, sia il coinvolgimento di docenti appartenenti all’Ordine dei frati Cappuccini e al Terz’Ordine Regolare.

Il 2018 è molto vicino e così le Segreterie di Formazione e Studi delle famiglie francescane lavorano a un gruppo di coordinamento che dovrà realizzare questa nuova realtà, forti di una storia di fede e testimonianza che inizia nel 1200 e che va a preannunciarsi come un incisivo strumento di evangelizzazione, seguendo la comune peculiarità “sapienziale” del primato dell’amore, propria della Scuola francescana.

 

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ZENIT Staff

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