2016: Cento anni di Padre Pio a San Giovanni Rotondo

Frate Mariano Di Vito, direttore responsabile di Voce di Padre Pio, volto di Tele Padre Pio, spiega le novità del prossimo anno per i fedeli legati al Santo di Pietrelcina

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Il 2016 sarà un anno particolare, da ricordare e tenere nel cuore per tutti i fedeli sparsi in ogni parte del mondo e legati a San Pio. Sono infatti passati cento anni da quando il frate di Pietrelcina salì sul monte Gargano per evitare la torrida calura del Tavoliere, trovandosi in quei giorni ospite al convento Sant’Anna in Foggia. Era il 28 luglio del 1916. Nella presentazione dell’Almanacco del nuovo anno, Frate Mariano Di Vito, direttore responsabile di Voce di Padre Pio, volto carismatico di Tele Padre Pio, ci rende puntualmente conto di questa giornata storica che segnerà il futuro di San Giovanni Rotondo. 
Fu una sosta ristoratrice che non resterà un fatto circoscritto, ma avrà degli sviluppi importanti che si distribuiranno in modo sensazionale, in quella cittadina, per ben cinquantadue anni, fino alla morte del santo. Una presenza che cambierà le sorti del piccolo centro pugliese, per poi, da quel luogo, illuminare di grazia e di luce cristiana il mondo intero. Il mistero di quella “passeggiata occasionale” è diventata l’avvio di un progetto inspiegabile del cielo, che ancora oggi produce sempre di più effetti di novità e di misericordia.
L’Almanacco del santo si è trasformato così in una occasione preziosa per ricordare questi lunghi anni di luce, che Padre Pio ha vissuto a San Giovanni Rotondo. Un tempo pieno di “…meraviglie che il Signore” – ricorda frate Mariano – “ha operato su queste aspre e nude rocce del Gargano, addolcite e rese fertili dalla docilità operosa ed amorevole di Padre Pio alla voce dello Spirito ed ai bisogni dei fratelli”. Quasi nessuno conosceva allora quel modesto paese di montagna, tutto proteso a conservare le sue trazioni contadine e i suoi sapori e saperi locali.
Non passerà molto e, giorno dopo giorno, la sua quiete resterà un ricordo. San Giovanni Rotondo aprirà le sue esili braccia alle crescenti masse popolari che cominceranno a riversarsi, sempre più numerose, sul suo territorio. Ma non sarà tutto! Arriveranno, assieme alla gente comune, con frequenza sempre di più costante, anche alte personalità della Chiesa e del mondo civile, politico ed economico, attratte dalle cose straordinarie che la mano del Signore cominciava ad operare attraverso l’umile frate, divenuto ormai strumento fedele del cielo.
Per la singolare ricorrenza, lo stesso Almanacco, pur rispettando la sua tradizionale veste storica, ospiterà delle tavole “luminose e leggere”  dell’artista Rosanna Giampaolo, che saranno utili per chiunque avrà la possibilità di ammirarle ad entrare, quasi fisicamente, in quel particolare periodo storico. Da gennaio a dicembre si è pensato di mettere a fuoco alcune delle tante esperienze umane e spirituali del frate più amato nel mondo. Un lavoro serio e ben curato che permetterà di far conoscere meglio il santo e “di cogliere tra i tanti eventi” – specifica il direttore della Voce di Padre Pio –  “il filo rosso della Provvidenza, che pur tra le vicende spesso tristi e drammatiche dell’esistenza, continua a tessere l’amorevole attenzione di Dio per gli uomini, ricamata attraverso le mai piagate del suo fedele servitore”. 
Un tempo misterioso che nessuno mai potrà descrivere in modo esaustivo nella sua grande ed effettiva unicità, tanto imprevedibili sono infatti il suo respiro e il suo fascino su tutto il popolo che lo accoglie dentro di sé. Sfogliare l’almanacco significherà rivedere, mese dopo mese, il periodo in cui San Pio diventò, pur se ancora giovane, direttore spirituale dei frati seminaristi e in seguito direttore dello stesso seminario. Qui avrà il compito di guidare e di formare un gruppo di laici, guidando le catechesi del giovedì e della domenica. Si potrà persino rivivere il mistero delle stimmate, ripercorrendo l’appassionante apparizione della chiesetta di Santa Maria delle Grazie.
Evento strepitoso che ci porterà con il mese di aprile a ricordare l’avversione iniziale di padre Agostino Gemelli, che attribuiva alle piaghe di Padre Pio una natura del tutto isterica. Con l’apertura poi dell’ospedale di San Francesco, strutturato in due corsie per uomini e donne, nasceva, grazie alle offerte fatte al convento, la prima struttura attrezzata per la cura gratuita dei poveri ammalati. Si potrà “rivedere” la casa della carità di Maria Pyle, una americana protestante convertitasi al cattolicesimo e figlia spirituale del frate di Pietrelcina. In molti si ritroveranno negli “appunti” che faranno rivivere l’origine dei gruppi di preghiera. Le radici degli stessi affondano negli anni della seconda guerra mondiale, quando Padre Pio farà proprio il desiderio di Pio XII di vedere “falangi di uomini e di donne” uniti nella preghiera.
Sfogliando il mese di agosto risalterà anche la data storica del 5 maggio del 1956, giorno in cui sarà inaugurato l’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, di cui la prima pietra risale al 16 maggio del 1947. Indimenticabile l’attivismo del santo nel mettere in moto i primi centri professionali per addestrare i giovani ad un impiego, togliendoli di fatto dalla strada dove vivevano di elemosina e stenti. Nella figura riportata per il mese di ottobre sarà evidenziata l’iniziativa del ministro generale del cappuccini, Padre Benigno da Sant’Ilario Milanese, a favore della costruzione della nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie, dopo essersi accorto del fiume di persone che seguivano la messa nella chiesetta del convento.
Non poteva certo mancare il ricordo del 22 settembre 1968 (ore cinque del mattino), giorno in cui Padre Pio celebrerà la sua ultima messa. Alle 2.30 del mattino seguente morirà con i nomi di Gesù e Maria sulle sue labbra. Il mese di dicembre, nel chiudere l’iniziativa, metterà l’accento su alcuni interessanti progetti editoriali condotti a termine in suo nome, che rendono da anni un servizio prezioso alla Chiesa, con la formazione spirituale e l’informazione quotidiana a favore dei numerosi fedeli presenti nei vari continenti: Tele Radio Padre Pio e la storica rivista “Voce di Padre Pio”. C’è da aggiungere che l’Almanacco contiene i consigli preziosi di Padre Pio, tracce d’amore e di sapienza che preparano il cuore di ognuno ad una vita di fraternità, carità e di ogni bene.
Non è un caso, mi piace infine sottolineare, se proprio nel centesimo anno della sua venuta a San Giovanni Rotondo, nell’anno del Giubileo della Misericordia, il corpo di San Pio sarà esposto in Vaticano per il Mercoledì delle Ceneri. A volerlo è stato lo stesso Papa Francesco che ha espresso il desiderio di fare esporre le spoglie di San Pio da Pietrelcina nella Basilica di San Pietro, nel giorno in cui invierà in tutto il mondo i Missionari della Misericordia, con lo speciale mandato di predicare e confessare quanti siano in cerca del perdono di Dio. Una missione che Padre Pio ha messo sempre al centro della sua esistenza terrena.
“Farò più rumore da morto che da vivo”. Mai profezia fu più vera di quella di san Pio da Pietrelcina.

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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